La Festa Di San Rocco
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Fig.1
- Statua di San Rocco |
Il culto di San Rocco (fig. 1) è antico
e le prime testimonianze risalgono, a Torrepaduli, addirittura
al XVI secolo; non è difficile immaginarne il motivo, essendo
il Santo il protettore di coloro che erano colpiti da malattie
infettive e visto che, a quel tempo, esse non mancavano certamente.
Come sempre, anche quest'anno la festa si svolgerà dal
6 al 17 Agosto e, data l'importanza, sarà sia religiosa
che civile. Nell'ambito religioso, si celebreranno Messe e processioni
in onore del Santo, nell'ambito civile, la Festa è sempre
stata un momento di aggregazione e motivo di mostre e fiere.
A Torrepaduli, durante i festeggiamenti (fig.
2) del 15 e 16 Agosto in onore di San Rocco, sono ancora numerosi
i pellegrini che amano acquistare il ventaglio con l'effigie del
Taumaturgo e le zagareddhe (nastri multicolori) con cui adornare
biciclette, moto e i riccioli dei bambini, portati a spalla tra
la calca della fiera.
Un tempo, i fidanzati, non mancavano di comperare il cuore (un
dolce con l'immancabile foto) per le fidanzate; ma non trascuravano
neanche le suocere, offrendo loro la tradizionale e gustosa copeta
(un tipo di ottimo torrone, di zucchero caramellato e mandorle
locali tostate).
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Fig.2
- Festa di San Rocco |
Tra i comportamenti devozionali degni di nota, oggi completamente
scomparsi, è da ricordare la seduta . Chiunque avesse avuto
una grazia, faceva il sacrificio della seduta che consisteva nello
stare una o più giornate davanti alla statua del Santo
in preghiera, spesso digiuni o mangiando nella stessa chiesa.
Il devoto esprimeva, in tal modo, la sua riconoscenza a San Rocco.
Un'altra significativa usanza consisteva nel portare, in visita
agli ammalati, il cagnolino di San Rocco: la bestiola la cui presenza
accanto alla figura del Santo è confermata già nelle
tele del '500 e nelle statue. Il cagnolino, con la sua presenza,
consolava e talvolta, toccando, la parte malata, ne favoriva la
guarigione per intercessione del Santo.
Altro comportamento ancora oggi in voga tra i devoti, è
quello di toccare la statua del Santo in Chiesa con la mano o
un fazzoletto con cui poi toccarsi il volto e segnarsi; a ciò
si accompagnano spesso offerte votive.