Bosco Occhiazzi
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Fig. 1- Bosco Occhiazzi |
Il Bosco Occhiazzi (fig.1) si estende per circa due ettari ed è caratterizzato da una vegetazione costituita principalmente da macchia mediterranea. L’area boschiva si presenta integra e ben conservata, pertanto esemplare nella sua forma e qualità ambientale. Rappresenta una piccola riserva naturale all’interno di un territorio che fino a pochi decenni fa era intensamente sfruttato soprattutto per la coltivazione degli ulivi. All’interno della zona è possibile passeggiare lungo dei sentieri naturali, formatisi per il passaggio dell’uomo e degli animali, che percorrono l’intero bosco e permettono di immergersi nella natura. Inoltre, l’area è attrezzata con servizi igienici e con panche e tavoli destinati alla sosta (fig. 2), al riposo e alla ricreazione, il tutto nel massimo rispetto dei luoghi.
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Fig. 2- Esempio di struttura di sosta presente nel bosco |
In particolare è bene ricordare che la macchia mediterranea è uno dei principali ecosistemi mediterranei, ed è una formazione vegetale sempreverde, formata prevalentemente da specie arbustive e arboree a foglie persistenti e generalmente coriacee, di altezza variabile dai 50 m ai 4 m. Si caratterizza come un'associazione floristica complessa in cui la vegetazione si stratifica su tre livelli: un livello superiore formato dalle chiome di piante a portamento arboreo, uno intermedio formato dalla vegetazione di piante a portamento arbustivo o cespuglioso e uno basale formato
dalla vegetazione erbacea e dai frutici. Questa stratificazione si ottimizza negli equilibri naturali permettendo il massimo grado di sfruttamento della luce incidente sui tre livelli.
In relazione alla composizione floristica e allo sviluppo in altezza della vegetazione, si distinguono due tipi di macchia:
1. Macchia alta. La vegetazione dello strato superiore è prevalentemente composta da specie a portamento arboreo con chiome che raggiungono i 4 m. d'altezza. In questa macchia sono rappresentative le specie arboree del genere Querus sezione suber (leccio e sughero), quelle del genere Phyllirea (ilatro e ilatro sottile), il corbezzolo, alcune specie del genere juniperus(in particolare ginepro rosso), il lentisco e altre di minore diffusione.
2. Macchia bassa. La vegetazione dello strato superiore è prevalentemente composta da specie a portamento arbustivo, con chiome che raggiungono al massimo i 2-3 m. d'altezza. In questa macchia sono rappresentative specie arbustive come il lentisco, l'erica, il corbezzolo, il mirto, l'l'euforbia arborea, le ginestre e altre cespugliose quali i cisti ed il rosmarino.
Le formazioni vegetali della macchia svolgono una funzione importantissima di difesa del suolo dalla erosione da parte degli agenti atmosferici, assicurando un'efficace regolamentazione idrologica ed inoltre costituiscono un esempio di nicchia ecologica, fornendo nutrimento e riparo a insetti, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi.